Fondamentale dopo il parto e nelle prime settimane di vita del bebè, la nonna, spalleggiata dal nonno, dà un supporto affettivo e pratico sia per la puerpera sia per il nuovo arrivato: sa cosa fare e quando. La nonna rassicura, tranquillizza e aiuta davvero, facendo quel che serve.
Soprattutto se non si sostituisce alla madre nel ruolo genitoriale e non cannibalizza il nipotino togliendo spazio ai familiari: il papà prima di tutto, gli altri nonni, zii e amici. Lasciando che la neomadre entri nel ruolo materno come prima attrice, con fiducia in se stessa e con la massima libertà. Senza sentirsi giudicata o ‘supervisionata’ da chi, in teoria, ne sa di più.
Insomma, la nonna ideale sa giocare e ridere di gusto, ma anche tacere e stare al suo posto, anche quando non è d’accordo ed è magari un po’ preoccupata dei metodi della neomamma. Vuole bene al genero senza essere invadente. Adora stare con il nipote ma ha una sua vita completamente autonoma. Lavora, si diverte: sa vivere. C’è, eccome se c’è. Ama. Ma liberamente. E libera anche la mente della figlia/nuora, lasciandole agio quando serve, magari per ritrovare l’intimità “di prima” con la sorella per un cinemino pomeridiano. Tenendole cane e figlio insieme. Ospitando le cene con i cugini… E’ sua complice in un rapporto fluido e felice, nel godersi gli affetti, la vita. Per fortuna queste nonne meravigliose e generose sono tante e in Eureka ne abbiamo e ne conosciamo molte.
E se i nipoti sono lontani? La nonna diventa “virtuale” e utilizza le nuove tecnologie per cantare o raccontare fiabe “dal vero” ai nipotini. Tra malinconia e sorrisi, partecipa alle fasi di crescita grazie ai video con i primi sorrisi, i primi passi, le feste di compleanno e poi, ogni tanto, si gode una settimana intera: o loro qui o noi là.
Le nonne saranno ricordate e amate, come delle vice mamme. Consigliere sagge e simpatiche che, non dimentichiamolo, sono sempre sostenute dal nonno che sarà l’argomento del nostro prossimo articolo.
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